OIV News – 28/02/2020
OIV News – 7/01/2020
Enosis Meraviglia: prestigioso riconoscimento in Georgia per l’enologa e biologa Dora Marchi
Kevri georgiano, lo scorso mese di novembre, per Dora Marchi, l’enologa e biologa toscana, braccio destro dello scienziato del vino Donato Lanati, nel laboratorio di ricerca applicata Enosis Meraviglia di Fubine. ………………………….
OIV News – 9/01/2020
La Nasa ha una cantina spaziale
All’inizio di novembre 12 bottiglie di Bordeaux sono state lanciate dalla piattaforma NASA in Virginia a bordo del razzo Northrop Grumman Antares, destinazione International Space Station (ISS). Non si trattava di un rifornimento in vista delle imminenti festività, ma dell’inizio di un esperimento che durerà un anno e che ha come obiettivo lo studio dell’invecchiamento del vino sotto l’effetto di radiazione spaziale e in assenza di gravità.
Questa ricerca fa parte di un progetto privato chiamato Mission WISE. Si avvale della collaborazione della piattaforma spaziale ISS e ha in programma una serie di sperimentazioni per studiare nuovi modi di conservare il cibo, immaginandosi un’agricoltura diversa in un mondo che cambia. La prima fase di Mission WISE è stata chiamata Commubios e vede la collaborazione di due università, quella di Bordeaux in Francia e di Bavaria in Germania con una start-up lussemburghese, la Space Cargo Unlimited, responsabile di tutti i progetti previsti fino al 2022. Partecipano all’esperimento anche la Thales Alenia Space (italo-francese) e la Nanoracks, una ditta specializzata nel fornire piattaforme per le sperimentazioni commerciali nello spazio.
La decisione di partire con le 12 bottiglie di Bordeaux, di cui è sconosciuta la o le cantine di provenienza, nasce dal semplice presupposto che il vino contiene lieviti e batteri ed è il risultato di un processo chimico naturale come la fermentazione. Le bottiglie rimarranno sigillate per tutto il corso dell’esperimento, cioé un anno, dentro un contenitore chiamato CommuBioS Payload Enclosure, a una temperatura costante di 18 gradi centigradi.
Al termine dell’esperimento il vino “spaziale” verrà degustato e comparato con lo stesso tipo di vino conservato in una cantina tradizionale, alle stesse condizioni. I ricercatori si aspettano di osservare delle reazioni chimiche soprattutto a livello dei polifenoli e dei tannini. Tuttavia tra gli obiettivi che il sito NASA elenca per spiegare il progetto c’è anche quello di sviluppare sapori e odori “fatti su misura” con finalità dichiaratamente commerciali.
Questa non è la prima volta che l’alcol viene studiato nello spazio. La Budweiser ha già spedito sulla stazione dei semi di orzo e nel 2015 una ditta giapponese produttrice di whiskey invió dei campioni. Ma già con la missione Discovery del 1985 un astronauta francese si portó sullo shuttle uno Château Lynch Bages del 1975 con la promessa alla NASA che non sarebbe stato aperto. E cosí fu. La bottiglia ancora oggi viene conservata in una teca della cantina e rimane il primo esemplare di vino ad aver trascorso una settimana nello spazio.
Nella capsula trasportata dal razzo Northrop Grumman Antares oltre al Bordeaux c’erano anche un forno per cuocere i biscotti e dei campioni in fibra di carbonio che la Lamborghini usa per le sue macchine. Sulla stazione ISS attualmente stanno lavorano tre americani, due russi e Luca Parmitano. Proveró a twittare la richiesta di un aggiornamento sulla cantina spaziale e a chiedere quali vini italiani vorrebbe che gli venissero inviati.
OIV News – 20/01/2020
“Vino in Cifre”: il consumo di vino nel mondo è di 292 milioni di ettolitri
I numeri del vino nel mondo ed in Italia
Vendemmia 2019, giù le quotazioni delle uve di Amarone, bene il Chianti Classico, regge il Brunello
OIV News – 24/01/2020
Effetto dei portinnesti sul pH del vino
OIV News – 27/01/2020
Vino e ricerca, la progettazione delle infrastrutture verdi come elemento strategico al potenziamento della biodiversità nei vigneti
OIV News – 28/01/2020
Vino e clima, Riscaldamento globale: i vigneti scandinavi emergono grazie ai cambiamenti climatici
OIV News – 11/02/2020
Vino, il successo dei “bianchi”: nel 2019, Pinot Grigio delle Venezie a +34%, Lugana a +27%
Il Pinot Grigio è tra i vitigni più coltivati in Italia
OIV News – 12/02/2020
“Il vino toscano è simbolo di cultura, tradizione, storia e paesaggio: questo ci rende unici”
OIV News – 14/02/2020
Vino e ricerca, la conservazione dei paesaggi terrazzati come possibile risposta ai cambiamenti climatici e sociali. Il modello Soave
OIV News – 18/02/2020
Vini Venezia: 5 denominazioni per un Consorzio
OIV News – 19/02/2020
Vino, cresce la Vino Doc Sicilia: nel 2019 prodotte 95 milioni di bottiglie +19%
Cresce a 95 milioni il numero di bottiglie prodotte dalla Doc Sicilia nel 2019. Il nuovo aumento di quantità di imbottigliato fa salire del 19% — rispetto agli 80 milioni del 2018 — la produzione vinicola della Doc, un risultato ottenuto grazie alle performance delle diverse tipologie di vini del «vigneto Sicilia». Crescono i vitigni autoctoni siciliani, malgrado la scarsa vendemmia del 2018, e si confermano campioni il Grillo Doc Sicilia e il Nero d’Avola Doc Sicilia. Il risultato dell’imbottigliato raggiunto nel 2019 (le bottiglie certificate dall’Irvos sono 95 milioni 637mila 969) è legato al sempre maggiore successo in Italia e all’estero dei vini della denominazione. .………………………….
OIV News – 28/02/2020
Coronavirus, calano le vendite di vino: “Chiesta sanificazione del prodotto”
Al crollo delle vendite del vino, specie nei paesi asiatici, per via degli effetti del Coronavirus un imprenditore trevigiano si trova ora a dover lottare contro la richiesta di clienti esteri che il prodotto (vino, grappa, liquori) sia accompagnato da una certificazione di salubrità e ‘sanificazione’. ….……………………..