OIV News – 31/10/2018

31 Ottobre 2018 by

OIV News – 1/08/2018

Durella: un’uva autoctona per grandi Metodo Classico

L’uva Durella è una varietà indigena dei Monti Lessini, tra Verona e Vicenza. Ha grappolo medio, corto e tozzo, alato e abbastanza compatto. L’acino presenta una buccia quasi coriacea, molto tannico-pruinosa, da giallo-verdolina a dorata. Il periodo di raccolta è medio-tardivo. Il suolo ideale per questo vitigno è vulcanico; pertanto le uve vengono a beneficiare delle proprietà minerali di questi terreni, che contribuiscono ad arricchire la loro naturale acidità. Una sapida freschezza e una struttura che rendono perfetta questa varietà per la produzione di spumanti Metodo Classico, capaci di reggere lunghi periodi di sosta sur lies.……………………………..

OIV News – 2/08/2018

Vino&Territori. La Toscana è la regione italiana preferita dagli enoturisti

Quattro turisti su cinque scelgono la Toscana anche per il suo vino e i prodotti gastronomici. Un dato che cresce, ma che non impressiona le aspettative in una regione che da sempre ha puntato sulle proprie eccellenze con appuntamenti come il prossimo Calici di stelle e Cantine Aperte, ormai diventati un vero e proprio cult………………………………..

OIV News – 3/08/2018

Vino&Ricerca, a Bordeaux lo stato dell’arte su genetica e selezione della vite

Patrocinata dall’OIV, si è svolta a Bordeaux (Francia) dal 15 al 20 luglio 2018 la 12ª conferenza Grapevine Breeding and Genetics 2018. Nel 2014 l’11ª edizione si svolse a Yanqing (Cina). .…………………………..

Vino&Clima. Vendemmia anticipata in Germania causa ondata di caldo. Temperature mai registrate prima nella storia tedesca

L’Istituto tedesco del vino ha annunciato l’anticipo della vendemmia 2018 causa ondata di caldo anomalo che quest’anno ha colpito la Germania come mai avvenuto prima d’ora con la raccolta delle uve ai primi di agosto. Questo potrebbe essere solo l’inizio, i ricercatori prevedono ondate di calore più estreme in futuro. Intanto il governo valuta misure straordinarie di aiuto per siccità.……………………………..

Cannonau o Grenache. Un vitigno, mille nomi

Cannonau, Grenache, Garnacha, Guarnaccia… c’è un’uva che da secoli (o forse millenni) caratterizza la viticoltura del mediterraneo occidentale: dallaSardegna alla Catalogna, dal Roussillon alla Corsica. e che oggi ha conquistato tutti i continenti, Australia inclusa. Un’uva capace di dare rossi eleganti, adatti all’invecchiamento; un vitigno rustico, resistente a siccità e avversità, ormai fra i tre rossi più diffusi nel mondo. ma è davvero sempre la stessa varietà? abbiamo cercato di scoprirlo..……………………………...

 

OIV News – 6/08/2018

Emilio Bulfon riscopre 24 vitigni autoctoni friulani

 

Emilio Bulfon ha una Cantina nell’area pedemontana della provincia di Pordenone. Tra Castelnovo del Friuli e Pinzano al Tagliamento, la proprietà si estende su una superficie in parte collinare, costituita da 16 ettari di cui 11 vitati a varietà autoctone friulane recuperate. Cuore della filosofia aziendale è il recupero dei più antichi vitigni friulani, giunti negli anni Settanta del secolo scorso al limite dell’estinzione, fagocitati da rovi e incuria. Questo col supporto degli ampelografi dell’Istituto sperimentale di Conegliano. Oltre a ciò, vi è anche la volontà di perfezionare i vini che ne derivano, divulgandone la storia, valorizzandoli e tutelandoli. ——————————–

OIV News – 13/09/2018

Tredici nuovi vitigni pronti per la registrazione

Finora la Fondazione Mach ha registrato quattro nuovi vitigni tolleranti alla botrite ma presto potrebbero aggiungersene altre che puntano a migliorare la resistenza alla botrite, l’intensità del colore, la qualità e qualità dei polifenoli contenuti, i timbri aromatici, la quantità di acidità e il posticipo dell’epoca di raccolta   …………………………

VENDEMMIA 2018, LE PREVISIONE REGIONE PER REGIONE

 

Con la vendemmia che entra nel vivo, pubblichiamo le previsioni di Osservatorio del Vino-Unione Italiana Vini regione per regione …………………………

OIV News – 17/09/2018

Vino, la Doc Sicilia raggiunge i 50 mln di bottiglie in 7 mesi

Con un aumento del 154% rispetto allo stesso periodo del 2018 ………………………..

Dalla ricerca entro il 2021 nuove varietà di uva da tavola

ROMA – Produrre nuove varietà di uve da tavola interamente italiane per rendere sempre più competitivo un prodotto e un territorio come la Puglia già leader di mercato. E’ l’obiettivo dell’accordo sottoscritto dall’ente di ricerca agroalimentare Crea e il Consorzio produttori Nuove Varietà di Uva da Tavola, grazie al quale i nuovi grappoli saranno sugli scaffali a partire dal 2021. “Si tratta del primo esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato per l’uva da tavola – dichiara il presidente Crea Salvatore Parlato .……………………………………..

 

OIV News – 19/09/2018

Vino&Ricerca, selezionate nuove varietà di vite per migliorare caratteristiche             qualitative e resistenza alle malattie

Ricercatori dell’Istituto di San Michele all’Adige hanno presentato la sintesi di vent’anni di lavoro. In vetrina nei vigneti sperimentali della Fondazione Edmund Mach, 234 nuove varietà di vite frutto di 20 anni di ricerca: 13 le più promettenti. ………………………….

OIV News – 20/09/2018

I vini di Châteauneuf-du-Pape. Un paesaggio fatto di vigne regno delle molteplicità  e di insolite armonie

 

Non siamo in una Provenza verde e lussureggiante, ma in un paesaggio arido, quasi spoglio nella sua nuda essenzialità. Qui, intorno a Châteauneuf-du-Pape, tutto sembra modulato sulla centralità della vigna, senza inutili distrazioni. Anche se la coltivazione della vite era già presente in epoca Romana, si deve al trasferimento della sede papale da Roma ad Avignone (1309-1377) lo sviluppo di una viticoltura di qualità per la produzione del celebre Vin du Pape. Oggi la superficie dell’AOC si estende sul territorio comunale di Châteauneuf-du-Pape, Courthézon, Bédarrides, Sorgues e Orange, per un totale di 3.133 ettari (93% a bacca rossa e 7% a bacca bianca), di cui circa il 25% in regime di agricoltura biologica.Il disciplinare prevede vendemmie manuali con cernita in vigna dei migliori grappoli e rese inferiori ai 35 ettolitri per ettaro, tra le più basse di tutta la Francia. La forma dall’allevamento più diffusa è l’alberello, obbligatoria per Grenache noir, Mourvèdre, Picpoul noir, Terret noir, Syrah e altri vitigni possono essere allevati invece anche a spalliera. .………………………………

 

OIV News – 26/09/2018

Gli effetti dei cambiamenti climatici sul Pil

L’agricoltura è l’unico settore a fare registrare un calo del valore aggiunto (-4,3%) a causa del clima impazzito che ha avuto effetti devastanti nelle campagne con una storica siccita’ su cui si sono abbattuti violenti nubifragi a macchia di leopardo, per danni stimati nei campi superiori ai 2 miliardi di euro nel 2017. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata in occasione della diffusione dei conti economici nazionali da parte dell’Istat. ……………………….

OIV News – 28/09/2018

Vino e clima, con sbalzo termico arrivano i vigneti in alta quota. A Belluno record surriscaldamento in Italia

Il caldo spinge i vigneti sempre più a nord e sempre più in alto. Ne abbiamo parlato qui. Entro la fine di questo secolo la geografia del vino mondiale sarà inevitabilmente mutata con una vera e propria “corsa verso l’alto” dei vigneti. ………………………

OIV News – 1/10/2018

 

BOURGOGNE : QUAND LE CLIMAT PREND UNE MAJUSCULE

 

Quand on parcourt le vignoble de la Bourgogne, on est toujours étonné par le nombre de parcelles parfois si petites et par la quantité incroyable d’appellations qui les composent. Mais, on a surtout l’impression que chaque chose y est à sa place et est répertoriée minutieusement. Et pour cause, puisque ce qui délimite l’origine et le lieu de production de ces vins uniques et exceptionnels porte un nom :

les Climats (avec une majuscule).

La Bourgogne dont les plus grands crus sont recherchés à travers la planète représente sans contredit une multitude de terroirs sur une bande de terre de seulement 250 kilomètres. Ce vignoble millénaire a été ciselé par le savoir-faire des moines bénédictins et cisterciens qui en ont fait une mosaïque de parcelles bien identifiées. Aujourd’hui, leur travail est inscrit dans les Climats qui font la fierté des vignerons bourguignons. ………………………………..

                                                Portail dans le vignoble de la Côte de Nuits. Parcelle de Latricières-Chambertin Source : BIVB

Qu’est-ce qu’un Climat ?

Oublions la définition première du climat météorologique avec une minuscule et concentrons-nous sur les Climats qui sont l’expression même du terroir.

Comme l’a déjà dit le célèbre Bernard Pivot, « En Bourgogne, quand on parle d’un Climat, on ne lève pas les yeux au ciel, on les baisse sur terre ».

Source : BIVB

 

Il ne croit pas si bien dire puisque chaque Climat est une parcelle de vignes qui a sa propre histoire, une délimitation territoriale bien précise et un goût unique en son genre. Le vignoble bourguignon de qualité a beau être composé de deux seuls cépages, le pinot noir et le chardonnay, il n’en demeure pas moins qu’il y a des milliers de parcelles qui sont toutes plus uniques les que les autres. Lorsqu’on comptabilise les Climats  qui figurent sur les étiquettes des appellations d’origine contrôlée (AOC) Village Premier Cru et des Grands crus (comprenant ceux de Côte de Nuits, Côte de Beaune, Côte Chalonnaise sans oublier le Chablis), on obtient le chiffre impressionnant de 679 ! En réalité, le nombre total est bien plus élevé que cela car bien des vignerons revendiquent des Climats sur d’autres parcelles.

Une carte d’identité du savoir-faire

La Bourgogne doit cette caractérisation à un travail de moines (dans tous les sens du terme) puisque chaque parcelle a été identifiée par des subdivisions cadastrale parfois minuscules et a été délimitée, pour la plupart d’entre elles, par une frontière physique qui a pris la forme tantôt d’un mur de pierre, tantôt de clôtures, d’un chemin, d’une haie, d’un clos (pensez au célèbre Clos de Vougeot) ou encore d’un murger (nom typiquement bourguignon pour ces petits murs construits de pierre sèche).

 

Un murger. Source BIVB

 

Merveilles du monde de l’UNESCO

En 2010, les plus ardents défenseurs de la Bourgogne ont préparé un dossier pour que soit préservée la transmission aux générations futures du patrimoine culturel et naturel de la côte viticole bourguignonne. Moins de cinq ans plus tard, l’organisme a officialisé la bonne nouvelle en acceptant la demande des Bourguignons. La persistance de la tradition viticole, l’enregistrement rigoureux des parcelles et la volonté de protection de ce joyau ont donc été soulignés par l’institution des Nations Unies.

Désormais, la notion de Climats est inscrite au titre des biens culturels dans la catégorie des « paysages culturels, comme œuvre conjuguée de la Nature et de l’Homme. C’est donc la reconnaissance d’un site culturel unique, façonné par l’homme depuis deux millénaires, d’un patrimoine exceptionnel lié à la culture de la vigne ainsi que d’un modèle de viticulture de terroir qui rayonne dans le monde entier.

Au final, l’UNESCO a reconnu 1247 Climats, situés sur la Côte de Nuits et la Côte de Beaune et qui s’étendent sur presque 60 kilomètres de Dijon aux Maranges. Chacun de ces climats a été répertorié en fonction du sol et du sous-sol, de l’exposition au soleil, de la pente et des coteaux, des microclimats et de leur histoire propre. Le tout  a été hiérarchisé selon l’échelle des appellations contrôlées et ce, aussi bien dans le nord que dans le sud de la Bourgogne.

Source : BIVB

La science des parcelles en exemple

Qu’ils aient pour nom Clos des Lambrays, Clos de Bèze, Chambertin, Chablis Grand Cru, Les Clos, Romanée-Conti, Montrachet ou encore Musigny, toutes ces appellations qui font rêver et titillent nos papilles juste à les prononcer ont donc été définies par ces Climats, qui constituent l’ultime expression du terroir bourguignon. Si vous parcourez d’ailleurs les étiquettes de plus en plus de vins de qualité du monde entier, vous constaterez probablement que les sélections parcellaires ont le vent dans les voiles. Vous ne serez donc pas surpris d’apprendre que le modèle bourguignon fait des émules quant à la science des parcelles. Une science parfois imitée donc, mais qui ne sera évidemment jamais égalée puisque la Bourgogne restera toujours ce qu’elle a été, une mosaïque de terroirs uniques.

Pour en apprendre davantage sur le monde des Climats, c’est par ici : http://www.vins-bourgogne.fr/nos-vins-nos-terroirs/nos-climats-et-lieux-dits/climats-et-lieux-dits-aux-racines-des-vins-de-bourgogne,2379,9173.html?

 

OIV News – 2/10/2018

I vini bianchi italiani piacciono perché autoctoni

La crescita del consumo sembra trainata da nuove tendenze e modalità di consumo contraddistinte dalla ricerca di prodotti più versatili e da consumare in particolare fuori casa. Italia primo Paese esportatore per volume e primo anche a valore, nonostante un prezzo medio molto più basso dei propri competitor .………………………….

 

OIV News – 9/10/2018

I vini del futuro. Un sondaggio di Sopexa svela le nuove tendenze

Nei prossimi due anni, mercato e trend di consumo parleranno ancora francese. I vini transalpini sono considerati imprescindibili negli assortimenti, ma quelli di origine italiana costituiscono una bella sorpresa, dal momento che sono destinati a registrare i migliori progressi nelle vendite. Il quadro emerge dal Wine trade monitor 2018 di Sopexa, l’agenzia internazionale di comunicazione e marketing, autrice di un sondaggio che ha coinvolto ben 781 tra importatori, grossisti e distributori in sei mercati chiave: Stati Uniti, Canada, Giappone, Belgio, Cina e Hong Kong. Uno sguardo al futuro che per la prima volta, quest’anno, ha inserito i vini frizzanti. Dalle referenze all’evoluzione delle vendite, dalle novità tecnologiche alla reputazione, l’indagine online ha coinvolto un panel diversificato di professionisti tra cui buyer, responsabili commerciali e amministratori delegati, metà dei quali appartengono ad aziende che commercializzano oltre 100 mila bottiglie l’anno con un 17% che supera il milione. ……………………….

OIV News – 10/10/2018

Effetto della riduzione alcolica sul profilo chimico e sensoriale di due vini ottenuti da uve Shiraz con diversa maturità …………………………………..

 

Vino: vendemmia al via in Mosella, si prospetta annata memorabile per Riesling ……………….

 

                           Un composant du raisin efficace pour prévenir le cancer du poumon,                                  selon des chercheurs suisses

Des chercheurs de l’Université de Genève ont établi que le resvéatrol, que l’on retrouve dans le raisin, a des vertus préventives dans le cancer du poumon, le plus mortel au monde. ………………………..

 

OIV News – 12/10/2018

“Vendemmia del nebbiolo darà ottimi vini vecchio stampo”

In Langa si sta concludendo la raccolta delle uve dei rossi più pregiati .………………………….

                                   I lieviti Brettanomyces: da organismi alterativi a preziosi collaboratori                                              delle fermentazioni industriali .…………………..

 

L’analisi enzimatica in vinificazione

Monitoraggio delle fermentazioni e della formazione prodotti indesiderati .………………………………..

 

OIV News – 23/10/2018

Dalla Georgia la vite che resiste alla peronospora

 

L’Università di Milano ha scoperto nel vitigno autoctono caucasico Mgaloblishvili un sistema di difesa unico contro l’insidiosa malattia fungina. Si aprono nuove opportunità di miglioramento genetico della vite. …………………….

                                                    Marzemino bianco resistente: nato dall’incrocio                                             di Marzemino e Merzling

L’esperto di miglioramento genetico della vite Stefanini spiega i risultati finora raggiunti e quelli futuri delle ricerche in atto..………………….

 

OIV News – 24/10/2018

La Cina è la nuova superpotenza del vino? Il caso del Ningxia

 

Al vertice del campionato di crescita dell’economia mondiale negli ultimi 25 anni, l’Asia è anche il continente in cui l’industria del vino e degli alcolici ha subito la maggiore evoluzione. Attualmente rappresenta quasi il 30% della produzione globale ed è il principale consumatore mondiale di alcolici. La Belt and Road Iniziative (è questo il nome del progetto del Governo nato nel 2013) punta alla connettività infrastrutturale e commerciale dei Paesi euroasiatici alla stregua dell’antica Via della Seta, la rotta commerciale tra Oriente e Occidente. L’ambizione è di rispecchiare le dinamiche che si diffondono dalla Cina al resto dell’Asia, proprio come la Via della Seta ha promosso il commercio e la comunicazione tra loro nei secoli passati. L’Asian Wine Producers Association (AWPA), presieduta dall’indiano Sumedh Singh Mandla, è nata nel 2013 in occasione Honk Kong International Wine & Spirit Fair. I produttori associati sono oltre un migliaio da Cambogia, Cina, India, Indonesia, Giappone, Corea, Birmania, Taiwan, Tailandia e Vietnam. Attualmente sono due i criteri per l’adesione delle aziende: devono produrre il 100% di vino d’uva e l’uva deve essere coltivata localmente almeno all’80%. Nonostante le sfide poste dai climi tropicali, la produzione di vino “New Latitude” è destinata a diventare un marchio per l’esportazione. ……………………………

OIV News – 25/10/2018

Il Rossese bianco dà nettari longevi

Il Rossese bianco è un vitigno autoctono della Liguria orientale, poi diffusosi a ponente, distinto da un suo presunto clone albese e tanto meno imparentato con il siciliano Grillo, come taluni affermano. ……………………………………..

 

OIV News – 26/10/2018

Clima, così cambierà (in peggio) il vino

Nel giro di non molti anni, dicono gli esperti, il clima modificherà gusto e geografia del vino. Vigneti a quota 800 metri e 650 chilometri più a nord, mentre si abbandoneranno aree oggi coltivate. E con il caldo, aumenterà il grado alcolico e il gusto sarà più “piatto”…………………………

OIV News – 30/10/2018

Scoperti i processi chiave coinvolti nello squilibrio tra zuccheri e antociani nell’uva

 

Negli ultimi trent’anni, nella maggior parte delle regioni vinicole, la maturità delle uve è andata anticipando. A causa del cambiamento climatico, la concentrazione di zuccheri è in aumento e quella degli antociani, responsabile del colore, è sempre più bassa. Questo disaccoppiamento tra zuccheri e antociani determina una insufficiente qualità dei vini…………………………………

Microrganismi con la valigia, migrano per il clima che cambia

 

Minaccia per la salute e i prodotti tipici dell’agroalimentare ………………………….

 

OIV News – 31/10/2018

Massarda o Tabacca, l’uva che ha sconfitto la fillossera

 

Documenti storici attestano che la Massarda era uno dei vitigni più diffusi nel comprensorio di Ventimiglia nel corso del XIX secolo. Un vitigno autoctono ligure da conoscere, ancora a piede franco perché resistente alla fillossera. …………………………..

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