12 Aprile Dioniso e “la Tenuta Vistarino”

21 Aprile 2017 by

La famiglia Vistarino

“Proprietaria dalla metà del XV secolo di un’ampia tenuta agricola nel comune di Rocca de’ Giorgi in Oltrepò Pavese, la famiglia Giorgi di Vistarino ha contribuito a definire, nel tempo, l’intimo legame tra viticoltura e terroir all’interno di un’oasi incontaminata di grande interesse paesaggistico e faunistico.

Da Augusto Carlo Giorgi di Vistarino, che per primo – alla fine dell’800 – avviò in Oltrepò la coltivazione del Pinot Nero, ai successori Ottaviano e Carlo, sino ad arrivare alla più recente generazione rappresentata oggi da Ottavia Giorgi di Vistarino, continua a rimanere identica la volontà di perseguire la qualità attraverso la creazione di vini autentici ed eleganti, fedele espressione del territorio da cui hanno origine.

La proprietà si estende per oltre 826 ettari di cui 200 vitati, tutti iscritti all’Albo della DOC Oltrepò Pavese e coltivati a Pinot Nero, Riesling Renano, Pinot Grigio, Moscato, Croatina e Barbera.”

Azienda agricola

“Estesa 826 ettari, posti in larga parte nel comune di Rocca de’ Giorgi, l’azienda segue lo stile delle grandi tenute agricole dell’Ottocento. Ai 200 ettari vitati, tutti iscritti all’Albo della DOC Oltrepò Pavese, che sono il centro motore dell’attività imprenditoriale della nostra famiglia, si affiancano 200 ettari a bosco spontaneo, 120 a seminativo e 100 destinati a forestazione.

L’attenzione al territorio e ai suoi valori ha favorito la conservazione all’interno della tenuta di un’oasi incontaminata di grande interesse paesaggistico e faunistico, posta a solo settanta chilometri da Milano.

Dalla fine dell’Ottocento l’Oltrepò è sinonimo di Pinot nero sia perché vanta la maggiore estensione in Italia riservata al vitigno Borgognone (2000 ha), sia per la riconosciuta superiore vocazione a quest’uva di alcune zone, tra cui l’area di Rocca de’ Giorgi e la Valle Scuropasso che ospita la nostra azienda agricola.

Una zona dove il Pinot nero, spumantizzato o vinificato in rosso, è da sempre oggetto di speciali attenzioni, trattato come un vitigno di casa, anche se è la più nobile delle varietà internazionali.”

Cantina

“Acquistato all’inizio del secolo scorso da Carlo Giorgi di Vistarino con l’obiettivo di potenziare la capacità della preesistente cantina, situata nel comune di Broni, il complesso di Pietra de’ Giorgi è oggi il principale centro di vinificazione dell’azienda.

Nel corso degli ultimi anni, la cantina è stata dotata di tutte le più moderne tecnologie e costituisce, per il territorio, un modello di innovazione enologica. La struttura ospita anche gli uffici commerciali ed amministrativi.”

La Rocca de’ Giorgi

“Documenti risalenti al Medio Evo nominano la fortificazione come Rocca di Americo, un tributo a colui che la realizzò. La rocca cambiò successivamente denominazione diventando Rocca Campesana dal nome della famiglia pavese Campeggi.

Passò poi sotto il dominio dei Sannazzaro e, per matrimonio, a Fiorello Beccaria che ricostruì la Rocca che da allora fu detta Rocca di Messer Fiorello, o Roccafirella. Nell’ambito del dominio dei Beccaria, la fortificazione giunse al ramo dei Montebello, appartenendo al feudo di Montecalvo.

Estinti nel 1629 i Beccaria, le loro proprietà furono acquistate dai Conti Giorgi di Vistarino (proprietari anche di Pietra de’ Giorgi), dai quali la Rocca prese il nome con cui è conosciuta oggi. I loro discendenti sono tuttora i maggiori proprietari del comune.”

 

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