La degustazione dei vini di Paolo Calì

19 Luglio 2016 by

Vittoria Nero d’Avola “Violino” 2013
Tipologia: Rosso Doc – Uve: Nero d’Avola 100% – gr. 13% – Bottiglie: 10.000
Trascorre un anno in acciaio e 6 mesi in bottiglia.
Un vento balsamico, una dimensione olfattiva ben proporzionata, una godibile componente tannica, uno sviluppo gustativo che tiene dall’inizio alla fine, ne fanno uno dei più adatti al rapporto con il cibo: è capace di accogliere le istanze più varie.
Cerasuolo di Vittoria Classico “Manene” 2013
Tipologia: Rosso Docg – Uve: Nero d’Avola 60%, Frappato 40% – gr. 13,5% – Bottiglie: 15.000 – Trascorre 18 mesi in acciaio e 6 in vetro.
Ha un’eleganza vera, ha il taglio aristocratico del gesto misurato. Consapevole della propria dimensione, riesce centrato e gradevole, facendo del marcato profilo acido il suo punto di forza. Una crescita silenziosa e continua nel bicchiere della sostanza del corpo.
Vittoria Frappato “Mandragola” 2014
Tipologia: Rosso Doc – Uve: Frappato 100% – gr. 13% – Bottiglie: 10.000
Trascorre 6 mesi in acciaio e 2 in vetro.
E’ un Frappato dotato di una compostezza eccellente; forse non emotivo, ma molto incoraggiante; non c’è opulenza e per questo riesce a liberare una quantità di sfumature altrimenti ingessate dagli estratti; piuttosto agilità ed eleganza per un vino dal rigoroso attaccamento al territorio. Espressione didattica di un Frappato.
OSA! 2015
Tipologia: Rosato Igt – Uve: Frappato 100% – gr. 13,5% – Bottiglie: 10.000
Rosa Cerasuolo. Trascorre 4 mesi in acciaio e 2 in vetro.
Vino pregevole per l’integrità e la varietà delle sensazioni; al tempo stesso una originale impronta espressiva che lo mette al riparo dalle derive caricaturali di interpretazioni pretenziose; alla fine una spensierata godibilità data dall’accenno di carbonica. La dimostrazione di come l’impegno di questa Cantina nell’allentare la stretta tecnologica abbia valorizzato il Frappato; lo si nota nella lunghezza gustativa, nella partecipazione del sapore e nel calore della persistenza. Il Rosato è grande quando non ha bisogno di esibire una grande pressione, perchè solo allora può far valere la sua migliore proprietà, la leggiadria. Penso che possa davvero essere, per Paolo, una scommessa vincente.
Jazz 2015
Tipologia: Rosso Igt – Uve: Frappato 55%, Nero d’Avola 45% – gr. 12,5% – Bottiglie: 15.000 – Trascorre 4 mesi in acciaio e 2 in vetro.
Il vino ha una coinvolgente mineralità ed una componente floreale che con il passare dei minuti sa essere davvero piacevole. Una notevole grinta, un carattere irruento che si addomesticherà nei prossimi mesi. Non è un campione, ma ha personalità da vendere. Restituisce senza sbavature il calore di una buona stagione.
Cerasuolo di Vittoria Classico “FORFICE” 2011
Tipologia: Rosso Docg – Uve: Nero d’Avola 50%, Frappato 50% – gr. 13,5% – Bottiglie: 4.000.
L’ultimo arrivato; è ottenuto da una singola vigna con piante di 15 anni d’età. Questo “cru” è una lingua di terra con esposizione da nord a sud; la circolazione d’aria molto viva garantisce una maturazione lenta e graduale e lo rende unico tra i migliori terreni della zona.
Trascorre 36 mesi in barrique e 6 mesi in vetro che ne hanno allevato il talento e ne hanno solidificato le difese.
È’ esemplare perché mette in luce l’originalità del Frappato, che non pretende di essere un vino indimenticabile, con l’opportuno colpo d’ala del Nero d’Avola che allunga energicamente l’esibizione gustativa, lasciando in eredità una manifattura rispettosa dell’impronta territoriale. E’ un vino che entra nella memoria per rimanerci, goccia dopo goccia. Mi appare come il più nobile dei vini di questa Cantina.
BLUES 2015
Tipologia: Bianco Igt – Uve: Grillo 100% – gr. 13% – Bottiglie: 6.000
Trascorre 4 mesi in acciaio e due in vetro.
Il Grillo Blues è una novità che inaugura la produzione di vini bianchi.
E’ un vino misurato che dona una piacevolezza immediata e accessibile, ma tutt’altro che banale e scontata. Il suo orizzonte è definito da una dinamica gustativa lineare che non gli consente di toccare le nostre corde più emotive.
“Già nell’acino è presente la proporzione ideale tra le sostanze; naturalmente diversa da un’annata all’altra. Il punto è la custodia di quell’equilibrio, le cui basi si pongono nel vigneto. Se la prevalenza di una sostanza sulle altre è propositiva e stimolante rispetto al resto, allora l’equilibrio si trasforma in armonia. Il vino diventa vibrante. E tutto cambia”.

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