Degustazione ” Tre grandi Sangiovese” 13/02/2015 ore 17.00 presso Oliver Wine House
“I tre grandi Sangiovese”
Un pomeriggio all’insegna delle eccellenze Toscane, quello vissuto dai soci dell’associazione Dioniso presso il locale Oliver Wine House di Palermo giorno 1/02/2015. Organizzata da Guido Falgares, la degustazione è stata condotta da Francesca Tamburello che, nonostante la complessità del territorio Toscano, ha saputo, in modo chiaro e conciso, sintetizzare il panorama vitivinicolo parlando di quelli che sono, ormai a livello mondiale, i vini cardine del nostro paese: Il Chianti Classico, Il Nobile di Montepulciano e il Brunello di Montalcino.
La Toscana è una delle regioni più antiche dal punto di vista vitivinicolo. Già in età Etrusca, la vitis vinifera era presente nella regione, ma è dopo il ‘700 che la vitivinicultura e l’agricoltura fanno un balzo di qualità con la nascita dell’accademia dei Georgofili. Il vino non è più solo ed esclusivamente una bevanda ma diventa un vero e proprio cibo. Arteficie del successo e grande esponente dell’associazione fu Bettino Ricasoli che riuscì dopo l’ 800, nelle sue cantine del Briolo, a studiare nuovi tipi di uvaggi e creò uno dei vini più rinomati in tutto il mondo: Il Chianti.
Molti i vitigni coltivati in Toscana, prevalentemente in collina, ma sicuramente il principale è il Sangiovese, che è la base dei più grandi vini come quelli che abbiamo sopra elencato e che abbiamo avuto modo di poter degustare.
E’ proprio il Chianti Classico di Ricasoli DOCG il primo vino che abbiamo preso in esame.
Specifichiamo “Chianti Classico” e non “Chianti”, molte volte non si presta attenzione alla dicitura che, invece, è di fondamentale importanza e denota due tipologie di vino diverse. Il Chianti Classico è contraddistinto dal “Gallo Nero” presente nel collo della bottiglia, marchio esclusivo e obbligatorio. I vitigni di base sono Sangiovese all’ 80% minimo più 20% di altri vitigni a bacca rossa, vietati i vigniti a bacca bianca. La zona di produzione è compresa tra Firenze e Siena. Il Chianti, invece, prevede, come vitigni di base, il 75% Sangiovese minimo più il 25% di altri vitigni sia a bacca bianca che a bacca rossa. La zona di produzione è molto più vasta del precedente poiché comprende le colline tra Firenze, Siena, Arezzo, Pistoia e Pisa.
Ma torniamo al nostro grande vino!
Il Chianti Classico di Ricasoli è forse uno dei vini più conosciuti al mondo. Secondo l’autorevole rivista americana Family Business che cura la classifica planetaria delle aziende di proprietà famigliare, Barone Ricasoli è al quarto posto nel mondo in assoluto tra le aziende più longeve e seconda nel settore vitivinicolo.
Barone Ricasoli è ,dunque, l’azienda vinicola più antica d’Italia.
Sin dall’esame visivo, si rimane colpiti dall’immesa complessità e rapiti da un rosso rubino ( 80% sangiovese, 10% Merlot, 15% Cabernet Sauvignon), che racchiude in se un corposità e una varietà gusto olfattiva che si manifesta al naso con sentori di frutta a polpa rossa , note floreali come la viola mammola (sentore tipico del chianti classico), forti sentori di spezie come il pepe nero, note di mineralità ed erbacee e note balsamiche. Vino ben equilibrato, buona alcolicità e tannino robusto che si compensa con una freschezza e mineralità presente. Parliamo di un 2011 quindi ancora sicuramente longevo, ma che risulta assolutamente pronto!
Il nostro iter continua con un altro grande protagonista della scena vitivinicola Toscana: il vino Nobile di Montepulciano dell’azienda Caterina Dei annata 2010.
Vitgni di base: 90% Sangiovese e 10% Canaiolo Nero.
Nel 1964 Alibrando Dei, appassionato di viticoltura, individua nella zona di Bossona, splendida per esposizione e caratteristiche pedologiche, terreni vocati alla produzione di grandi vini rossi, li acquista e v’impianta i primi vigneti.
Nel 1985, anno di eccezionale vendemmia, si decide di produrre la prima bottiglia di Vino Nobile di Montepulciano Dei, affittando una antica cantina del centro storico.
Il vino si presenta con un color rosso rubino ed una buona consistenza. All’olfatto, risulta abbastanza complesso con note speziate, vegetali e balsamiche. Dall’esame gusto-olfattivo si denota una forte tannicità e una buona freschezza. Parti dure più accentuate e parti morbide (alcolicità) meno presenti. Buona persistenza e intensità.
Per ultimo, ma sicuramente non meno importante, è stato servito il Brunello di Montalcino 2008 dell’azienda Castello Banfi. Questa nasce nel 1978 grazie alla volontà dei fratelli italoamericani John e Harry Mariani. Sin dall’inizio i due fratelli prevedono un progetto su larga scala, integrando una produzione viticola di qualità con una cantina moderna con l’obiettivo di mantenere sempre alto il livello qualitativo dei vini prodotti.
100% Sangiovese in purezza, si presenta con un color rosso granato scarico dalla buona consistenza. Sentori eterei, di liquirizia e note vanigliate si manifestano all’olfatto e lo rendono abbastanza complesso. Al gusto è fresco e sapido, con un tannino poco accentuato e un alcolicità presente. Vino abbastanza equilibrato e pronto.
A conclusione della degustazione è stato offerto un piccolo bouffet da Francesca e Nino di Oliver Wine House. Un evento come pochi, una degustazione che non può non essere fatta da chi come noi ama il vino e le sue eccellenze!
Roberta Ambrosi